Emme di Mamma
(Marialuna e Chiara)

Un spazio dove scoprire le gioie dell’essere madre, dove ottenere la formazione necessaria alla copertura del ruolo più delicato che ci sia. Non solo: un luogo dove allattare in serenità, dove trovare un fasciatoio, dove reperire un pannolino quando lo si ha dimenticato. Marialuna e Chiara – fondatrici di Emme di Mamma – ci hanno raccontato come le loro storie si siano magicamente congiunte, dando vita alla realtà genitoriale più innovativa della città.

Emme di Mamma - Padova Stories-15

Marialuna: “Sono nata a Stromboli, ma i miei genitori sono napoletani. Ho studiato prima a Napoli, poi a Barcellona. Ho viaggiato molto, fino ad arrivare a Roma dove ho conosciuto mio marito – padovano – e ci siamo trasferiti qui. Ho studiato Arte ceramica ed Educazione all’arte per i musei. Ho iniziato a lavorare in quel settore a Padova dove, però, mi sono subito resa conto di quanto, come in quasi tutta Italia, fosse poco diffusa e mal retribuita la didattica dell’arte nei musei, e in alcuni casi a Padova un settore mentalmente abbastanza chiuso. Poco dopo ho maturato la decisione di aprire quest’attività, insieme ad una socia. Penso di aver sempre avuto l’anima da commerciante, l’ho ereditata – per così dire – da mia madre che, a Stromboli, aveva un negozio. Padova mi ha dato le conoscenze, la forza e le socie per portare avanti l’iniziativa. Il cerchio si è chiuso alla perfezione quando, poco dopo, sono diventata madre io stessa. A giugno questo negozio compirà tre anni”

Chiara: “Sono padovana, ho studiato Economia e Commercio e, tre giorni dopo la laurea ho iniziato a lavorare tra Milano e Padova. Ho deciso  di lavorare e svolgere il tirocinio per diventare commercialista presso un prestigioso studio milanese di consulenza fiscale e legale, il quale aveva anche una sede a Padova. Una volta ottenuto il titolo non mi sono fermata: mi è sempre piaciuto molto studiare diritto societario. Ho svolto un MBA per ottenere delle conoscenze anche in ambito di gestione aziendale e Business Administration a Trieste. Dopodiché, sono entrata a far parte di un’azienda, dove ho lavorato sempre in ambito amministrativo. Sono diventata CFO del gruppo padovano. L’esperienza in questo settore si è interrotta nel 2019. In quell’anno ero già mamma di due bambini e, senza nascondere l’evidenza, anche per questo fatto, mi hanno licenziata. Parallelamente, sapevo che Marialuna portava dentro di sé il sogno di fondare un’attività a Padova, nello specifico un negozio indirizzato alla genitorialità. Nonostante il mio periodo come responsabile amministrativa mi avesse reso molto felice, ho pensato di rilassarmi e dedicarmi ad un’attività che fosse compatibile con la mia famiglia e, in generale, che mi facesse bene. Si sa, dar vita ad un’attività da zero è complesso e richiede molto impegno e dedizione. Con Marialuna si può dire che ci sia stata una vera e propria congiunzione astrale. Lei ha avuto l’idea ed io, finalmente, avevo il tempo per dedicarmici

Siamo partite in tre, insieme ad un’altra socia, Brenda – una sarta. Lei è brasiliana ed ha deciso di ritornare in Brasile. È rimasta con noi fino ad adesso, praticamente. Siamo attive da tre anni e ci siamo evolute moltissimo. Nonostante questo, il nucleo di base è rimasto sempre lo stesso: volevamo che si creasse uno spazio dedicato ai genitori, a tutto tondo. Non si tratta solo di comprare oggetti utili, ma anche di formarsi ed imparare. Noi, oltre che vendere, offriamo anche la possibilità di frequentare dei corsi specializzati. Ad oggi siamo felici di essere dove siamo, è una grande soddisfazione”

Tutte: “Ci chiamiamo “Emme di Mamma”. Il nome è nato contemporaneamente al logo, di pari passo. Desideravamo un nome che rappresentasse il nostro ruolo. Può sembrare restrittivo agli occhi di chi si chiede “E dov’è il papà?” – ed è vero – però in quel momento avevamo bisogno che il negozio rispondesse al nostro bisogno di identificarci con esso. Si tratta di un progetto che, prima di noi, non esisteva a Padova. Il nome “Emme” si declina in diversi ambiti: “Emme di Mamma” riferito agli articoli per le madri, “Mini Emme” quando si parla di articoli per bambini, “EmmeCi” quando si tratta di articoli in ceramica, “EmmeBi” per quanto riguarda gli accessori. È un mondo molto ampio. Se ci si pensa, “mamma” è una delle prime parole che, generalmente, viene pronunciata dai bambini. Ci piace paragonare il nostro negozio ai bambini: qualcosa di piccolo che, nel tempo, cresce e diventa sempre più grande e forte. Il lockdown? Non siamo state fortunate: dopo pochi giorni dalla firma del contratto di locazione è scattato l’obbligo di rimanere in casa e di chiusura delle attività commerciali. E abbiamo dovuto rimandare l’apertura di alcuni mesi, ma ci siamo ingegnate in ogni modo per arrivare ai clienti in modo pratico, con consegne a domicilio, creando mascherine hand made, etc. Poi, con il secondo lockdown, vendendo articoli per bambini siamo potute rimanere attive. In ogni caso è stato molto duro”

Penso che quella situazione ci abbia dato una spinta in più, un’energia ancora maggiore per lavorare con grinta. Alla fine abbiamo ampliato la nostra idea, proponendo i corsi – nonostante all’inizio in pochissimi si fidassero a partecipare – per paura del contagio. I corsi hanno completato la nostra offerta, presentandoci al mercato nel modo migliore possibile. Vogliamo essere quel luogo dove le persone vengono a far spese per un’amica, dove cercano un regalo speciale per qualcuno, dove possono trovare tutti gli articoli più carini. Proponiamo sia articoli specificatamente dedicati alla genitorialità e alle madri, sia abiti ed oggetti quotidiani che possono semplificare sia la vita di una madre che di qualsiasi donna. Ci rivolgiamo alle donne a trecentosessanta gradi. Le donne possono venire qui ad allattare, si possono fermare, si possono cambiare e, infine, si possono comprare qualcosa di carino”

La sala offre non solo corsi per adulti – yoga, pilates etc – ma anche attività per bambini relative all’arte, all’inglese e per entrambi, come: il corso di primo soccorso, incontri di natura psicologica – per esempio contro il bullismo – e molti altri, rivolti alla dimensione quotidiana, con uno spettro molto ampio di temi. Offriamo anche la possibilità di consultare uno psicologo, sia in tema lavorativo che in tema strettamente psicologico. Ovviamente, offriamo il corso pre-parto. Nel periodo del Covid-19 avevano interrotto i corsi pre-parto in ospedale, si poteva frequentare solo la versione online. Qui abbiamo un’equipe di esperte che formano stupendi gruppi di persone. Molti corsi vengono richiesti anche al di fuori di queste mura e ci organizziamo per proporli. È qualcosa che è nato con noi ed ora si sta evolvendo a nostra insaputa. Il nostro motto è “fatto bene e con attenzione”: cerchiamo di mettere al primo posto la qualità nei prodotti che produciamo, ma anche nella ricerca dei collaboratori. Condividiamo e portiamo avanti dei solidi ideali che ci accompagnano lungo il cammino. I nostri corsi non sono gremiti di persone, per scelta: chi viene qui si deve sentire al centro dell’attenzione, coccolato. Inoltre, siamo attente al rispetto dell’ambiente e dell’eco-friendly: i nostri prodotti sono ecologici e sostenibili. Poniamo particolare attenzione a tutti quei prodotti che aiutano ad eliminare l’”usa e getta”: abbiamo fazzoletti, coppette assorbilatte, dischetti struccanti. Siamo molto selettive in termini di collaboratori: i nostri prodotti e i nostri servizi devono essere di qualità e rispettosi. Non abbiamo i pannolini riutilizzabili e lavabili, però possiamo indirizzare i nostri clienti verso chi li commercializza. Ci farebbe piacere essere viste come un punto di riferimento in questo ambito

Vogliamo costruire un luogo che non sia solo un negozio, ma che possa essere uno spazio dove accogliere tutta la famiglia. I nostri corsi sono rivolti a tutti, possono venire tutti coloro che desiderano passare del tempo in serenità. Si tratta di un’occasione per riunire le persone e farle sentire accolte. I nostri spazi sono pensati: abbiamo un luogo dov’è possibile allattare, un fasciatoio… Luoghi che possono facilitare la vita delle madri, soprattutto quelle alle prime armi. Il tutto nasce dall’idea di creare un “baby pit stop”: uno spazio sicuro dove le madri possano stare con i loro bambini. Notiamo che questo approccio e questo servizio sono riconosciuti molto positivamente dalla comunità e ne andiamo molto fiere. È sicuramente di grande utilità. Per esempio, anche il bagno è dotato di un kit “d’emergenza”, se qualcuno si dimentica il pannolino, qui lo può trovare. È uno spazio dove si possono trovare tutte le cose necessarie alla cura del piccolo. Sul nostro sito è presente la sezione “fasciatoio in città”. Abbiamo scoperto che molte attività mettono a disposizione questo servizio e abbiamo deciso di metterli in evidenza, segnalandoli alla cittadinanza. Penso che sia un servizio fondamentale per tutte le mamme”

A volte organizziamo dei corsi a due – che non devono essere necessariamente la mamma e il papà -, a volte invece basta solo che sia presente il bambino. Abbiamo avuto esperienze di corsi per bambini che poi sono stati richiesti anche per gli adulti – è stato molto divertente. Tutti i corsi sono un momento per sperimentare qualcosa, per passare del tempo insieme e sviluppare la propria creatività, migliorando le proprie conoscenze”

“Abbiamo anche un angolo di “second hand”, nell’ottica di dare spazio all’economia circolare e riutilizzare ciò che è ancora di ottima qualità. Non è su questo che si basa il nostro negozio, ma ci piace pensare che, anche grazie a noi, si possa diffondere sempre di più il principio del riutilizzo e del “pre-loved”. Il nostro ambito principale è la sartoria

Ogni anno decidiamo di sostenere almeno tre iniziative di beneficenza, nell’ottica di creare quel cambiamento che si desidera vedere nel mondo. Per esempio, collaboriamo con Scatole di Natale. Abbiamo sostenuto Pangea – una Onlus  che sostiene le donne che hanno subito maltrattamenti o violenze – in Italia e nel mondo  – e collaboriamo, con il Centro Anti Violenza di Padova  Centro Veneto Progetti Donna, per il quale raccogliamo i beni di prima necessità per le famiglie ospitate e, due volte l’anno, glieli consegniamo. Quest’anno abbiamo coinvolto anche Casa Priscilla, offrendo loro i nostri corsi per i bambini che ospitano”

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