Komeroshi è un brand locale indipendente impegnato nella realizzazione di capi d’abbigliamento sostenibile. La passione per la cultura giapponese e per la sostenibilità si fondono nella creazione di uno spazio – commerciale e divulgativo – che offre un’esperienza completa di sensibilizzazione sui temi della moda etica, il riciclo e la riforestazione. Non è finita! Per ogni singolo acquisto Dario ed Elena si occuperanno di far piantare due alberi a vostro nome: cosa state aspettando?

Dario:
“Mi chiamo Dario Bellinato, ho ventisette anni. Ho iniziato il mio percorso di studi come grafico pubblicitario a Castelfranco Veneto, poi mi sono iscritto all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Dopo la triennale ho deciso di fermarmi: lavoravo già come illustratore e avevo il sogno di creare una mia propria attività. Ho sempre desiderato realizzare un brand che coinvolgesse i temi dell’ecosostenibilità, dell’ambiente e che quindi utilizzasse solo materiali sostenibili. Ho iniziato a creare la mia attività durante la pandemia. Ero curioso di scoprire come sarebbe andata una volta lanciata”
Elena:
“Mi chiamo Elena Della Sala, ho venticinque anni. Mi sono diplomata al liceo artistico e, successivamente, mi sono laureata in magistrale presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia. In contemporanea con gli studi universitari ho intrapreso dei tirocini specifici nel campo della legatoria e della carta creati artigianalmente. Queste attività mi hanno permesso di sviluppare il mio progetto riguardante principalmente i libri, che viene ripreso nel brand Komeroshi. Abbiamo pensato di realizzare dei piccoli sketchbook ecosostenibili, con carta riciclata: una volta terminato l’utilizzo è possibile staccare i fogli interni della copertina, tagliando i fili di legatura, e riciclarli in modo separato. La copertina può anche essere riutilizzata, rilegando fogli nuovi al suo interno. Dario mi ha inclusa nel suo progetto dove l’ho aiutato nell’ambito grafico e fotografico. Dal momento che condividiamo le competenze, ci dividiamo il lavoro, ci scambiamo i ruoli in modo molto dinamico in base alle esigenze del momento. Per esempio, in questo periodo, Dario è molto impegnato in ambito lavorativo, quindi mi sto occupando io molto dei social.”
Dario:
“Komeroshi, come detto precedentemente, è nato durante la pandemia. Avendo più tempo per riflettere e fare il punto della situazione, ho pensato che quello fosse il momento giusto per concretizzare i miei desideri. “Ora o mai più!”. Senza un momento di stacco totale dalla frenesia del quotidiano, non avrei mai avuto la possibilità di provare a lanciare questo nuovo progetto. L’8 giugno ho avviato Komeroshi, presentando il sito web, il logo e le prime due magliette: quella bianca, Wolf, e quella grigia, Demon. C’è stata subito una risposta molto entusiasta che mi ha sorpreso. Non abbiamo un negozio fisico e, di conseguenza, non abbiamo molte scorte. Questa scelta è fortemente determinata dalla nostra filosofia sostenibile, che ci permette di evitare così la sovrapproduzione di materiale. Spesso sul sito non ci sono tutti i prodotti e il re-stock richiede un po’ di attesa. Non produciamo velocemente e a basso costo, ma lentamente e con materiali di qualità. I nostri prodotti sono realizzati con cotone biologico riciclato e spediti in un packaging totalmente privo di plastica”
“La filiera del cotone biologico è controllata e certificata. La produzione e la lavorazione avvengono a Padova. Dei ragazzi qui ci seguono per la parte di ricamo e nell’applicazione delle etichette interne ed esterne”
Elena:
“Grazie ai miei studi, abbiamo avuto l’idea di utilizzare carta seminabile come bigliettino di ringraziamento presente nelle scatole. All’interno del foglio sono presenti dei semi di campo facilmente visibili ad occhio nudo. Questo vuol dire che potrà essere piantato e, da lui, germoglieranno dei fiori. Pensiamo che questo gesto possa essere un ulteriore ringraziamento per il sostegno che riceviamo. Consigliamo sempre di non buttare via le nostre scatole: possono essere riciclate e servire a moltissimi usi, come suggerito da uno dei nostri articoli sul magazine online. Evitare lo spreco dopo aver ricevuto la maglietta è qualcosa di fondamentale”
Dario:
“Fin da subito, nell’ottica di rivolgere il nostro sguardo al mondo dell’ecosostenibilità, abbiamo deciso di piantare due alberi per ogni acquisto. Per questo piccolo ma importante gesto ci affidiamo a OneTreePlanted, un’associazione no-profit dedita a progetti di riforestazione in tutto il mondo. Tramite il nostro sito, infatti, al momento dell’acquisto, si possono scegliere le località in cui si desidera piantare gli alberi. Come ringraziamento rilasciamo, a chi ha contribuito, un certificato digitale con il suo nome e cognome. Quest’anno ci eravamo prefissati di piantare settecento alberi, obbiettivo che, con grande sorpresa, abbiamo già superato.”
“Le grafiche che pubblichiamo sono create interamente da me ed Elena. Ci dedichiamo molto tempo ed energie. Tra noi c’è molta sintonia, riusciamo a proporre singolarmente idee che vadano bene ad entrambi. Per i contenuti video e la realizzazione delle foto, invece, ci affidiamo ad alcuni ragazzi che abbiamo conosciuto sui social: girano il mondo con i nostri prodotti e ci aiutano nella produzione dei contenuti. Per le collaborazioni, solitamente, le persone ci contattato di loro spontanea volontà dopo aver conosciuto il nostro brand. Inizialmente non rifiutavamo le proposte che ci venivano sottoposte: tutto poteva tornarci utile per crescere e farci conoscere.
Per il nostro magazine online, invece, abbiamo contattato noi Lorenzo Baronti, il ragazzo che ci segue nell’ambito della redazione degli articoli. Gli argomenti su cui scriviamo riguardano la nostra volontà di proporre consigli pratici in vista di una vita quotidiana che sia più sostenibile. Lorenzo è di Firenze, con lui, come con gli altri ragazzi che collaborano con noi, si è instaurata una splendida amicizia digitale che va oltre l’ambito puramente lavorativo e che spero si concretizzi presto in un incontro.”
“Da poco abbiamo anche deciso di aprire un nostro canale YouTube. Su questa piattaforma carichiamo dei video, in collaborazione con due ragazzi, incentrati sullo scoprire il Giappone e l’ecosostenibilità, di come le piccole azioni di tutti possano riuscire a rimediare a grandi problemi. Speriamo che questo mezzo di comunicazione possa aiutarci ad arrivare a più persone.”
Dario:
“Il Giappone è una delle tematiche fondamentali del mio lavoro, sin da quando ero piccolo è una mia grande passione. Ho iniziato un percorso di sviluppo di illustrazioni ispirate al folklore orientale: idea che porto avanti con Inkhand. La cultura giapponese mi ha sempre affascinato, sia per i suoi lati positivi sia per quelli negativi. Mi hanno sempre colpito le stampe antiche, di cui La grande onda di Kanagawa di Hokusai è stato il primo riferimento”
“La sensibilità al tema della sostenibilità si è sviluppata maggiormente negli ultimi anni. Grazie al mio percorso lavorativo e alla partecipazione a diversi eventi fieristici, ho potuto aprire gli occhi sulla quantità di rifiuti – soprattutto di plastica – che vengono prodotti ogni giorno. Una volta che ci si informa su questi temi si capisce quale sia il vero impatto dell’uomo sul mondo. Tutto quello che facciamo senza pensare all’ambiente ha un effetto problematico sul nostro ecosistema. Ho deciso, quindi, di improntare Komeroshi in modo tale da essere il più ecosostenibile possibile. Sono partito modificando il mio approccio personale sui rifiuti, sull’uso della plastica, sugli acquisti e sulla dieta. Personalmente sto iniziando a intraprendere un percorso di alimentazione sempre più vegetariana. La riduzione del consumo di carne è qualcosa di molto fattibile, almeno per quanto mi riguarda. Le nostre abitudini sono molto difficili da scardinare, ma con il giusto impegno si può fare qualsiasi cosa”
“Fortunatamente si stanno facendo moltissimi passi avanti in questo contesto. È molto semplice trovare opzioni vegetariane e vegane in commercio: in questo modo le persone hanno la possibilità di scegliere e di intraprendere una tipologia di alimentazione più sostenibile. Servirebbe una vera accelerazione in questo campo, ma possiamo comunque essere fieri dei piccoli passi che il mondo sta compiendo. Qualsiasi piccola azione è di grande aiuto”
Elena:
“Negli ultimi anni – prendendo coscienza di ciò che accade nel mondo – mi sono informata su questi temi. Dario mi ha aiutata molto a cambiare il mio approccio indirizzandomi verso l’ecosostenibilità. Tramite la mia esperienza personale e lavorativa in ambito artistico, ho avuto modo di osservare come le persone tendano a sprecare soprattutto materiali che diamo per scontati, per esempio la carta o il colore.
Questo mi ha fatto molto riflettere sul mio approccio alla vita aiutandomi a cambiare atteggiamento anche solo nel semplice differenziare i rifiuti. È importante fare divulgazione e far conoscere gli argomenti che riguardano l’ecologia e l’ecosostenibilità, come Komeroshi fa tramite l’utilizzo degli articoli online”
Dario:
“Il fatto che Komeroshi si espanda e si evolva è sicuramente positivo, anche se richiede delle accortezze e dei cambiamenti nella produzione. Vorrei che il nostro progetto crescesse ma, allo stesso tempo, che rimanesse uguale a com’è ora. Il nostro obiettivo non è quello di vendere il più possibile, ma quello di rimanere ancorati ai nostri valori iniziali. Vorrei mantenere l’equilibrio che si è creato in questi due anni. Non vedo al momento la necessità di un negozio fisico: la nostra presenza si manifesta comunque alle fiere e, se qualcuno è scettico riguardo gli acquisti online, può venirci a trovare dal vivo in quelle occasioni. Vorrei che i nostri prodotti fossero il tramite per la divulgazione di informazioni utili. Ritengo sia una mia prerogativa quella di spendere sempre più energie in questo campo.”
