Laura Teso è una travel-blogger padovana, amante dell’Italia e dei piccoli borghi. Attraverso il suo blog “My corner of Italy” è riuscita ad intercettare l’interesse dei turisti stranieri, per poi affermarsi anche tra il pubblico italiano. Ancora oggi è sempre alla ricerca di un nuova meta a cui abbinare del buon cibo, che non manca mai di condividere con i suoi utenti.

“Il progetto di “My Corner of Italy” nasce nel 2015 a seguito della mia disoccupazione. Lavoravo presso un’agenzia per la quale creavo dei testi per siti internet. Mi sono ritrovata a piedi praticamente da un giorno all’altro”
“Nel 2014 al centro per l’impiego mi proposero di partecipare ad un corso organizzato dalla Regione Veneto inerente la valorizzazione del territorio a fini turistici. Grazie a questa esperienza, verso la fine dello stesso anno, decido di aprire il mio sito su WordPress. Mi sono mossa da autodidatta, guardando tutorial su YouTube. A livello di tematica, ho deciso di focalizzarmi sul territorio. Facendo un po’ di ricerca, mi sono infatti resa conto che mancava una guida in lingua inglese che si rivolgesse a turisti o persone straniere trapiantate in Italia e che raccontasse i luoghi da poter visitare in Veneto e non solo. Ho da subito avuto un grandissimo riscontro da parte del pubblico, soprattutto straniero”
“Il mio inglese scolastico non era un granché, anche se ho la grande fortuna di essere portata per le lingue. Infatti a forza di guardare film e serie tv ho affinato l’orecchio e mi sono resa conto di riuscire a conversare piuttosto bene. Dopo qualche tentennamento ho quindi smesso di tradurre i testi dall’italiano all’inglese, iniziando a scrivere direttamente in lingua anglofona. Me la sono cavata piuttosto bene! Certo, qualche errore lo facevo ancora, ma mi rendeva forse più simpatica agli occhi degli utenti, che gradivano leggere una guida creata da una italiana e dedicata agli stranieri”
“Ad oggi il blog in inglese mi porta in estate un traffico di 50.000 visualizzazioni mensili, che non sono poche, considerando che è una lotta posizionarsi tra i vari siti guida stranieri”
“Pian piano sono arrivati i follower italiani su Instagram e le richieste di collaborazione. Ho mantenuto il blog e la pagina Facebook in inglese, ma le richieste di collaborazione arrivano, per ora, solo da parte di italiani”
“L’anno scorso ho iniziato a creare articoli per il blog anche in italiano. Quindi il mio lavoro si è diviso tra blog e pagina Facebook in inglese e parallelamente il blog e la pagina Instagram in italiano. Ciò comporta davvero una grande mole di lavoro, che è diventato sostanzialmente il mio primo lavoro, anche se continuo a scrivere testi per il web e per le aziende. Inoltre offro anche un servizio di consulenza di gestione dei social”
“Dal punto di vista umano “My Corner of Italy” mi sta dando davvero tanta soddisfazione. Per me è stato anche un aiuto, da molti punti di vista. Quando mi sono ritrovata disoccupata, con una rete sociale non più comparabile a quella di una ventenne, mi sono sentita un po’ isolata. Per cui i social hanno avuto un effetto positivo su di me, sono stati una scusa per uscire di più, per reinventarmi. Ho conosciuto le mie due attuali migliori amiche grazie ad Instagram”
“La passione per le lingue, per i viaggi e per il cibo ci sono sempre state e fanno parte della mia indole oltre che dei miei interessi. Avrei voluto aprire un food blog, dove mi sarebbe piaciuto recensire le piccole osterie e i ristoranti. Ho una passione per i locali slow-food, ma soffrendo d’ asma e rientrando quindi in una categoria a rischio, durante questa pandemia ho ridotto molto le mie uscite. Non sono più riuscita a definire una data per iniziare anche questo tipo di attività”
“Certe mete turistiche sono diventate molto note solo negli ultimi anni. Penso a Civita di Bagnoregio. La prima volta che ci sono stata, circa 15 anni fa, “la città che muore” non era presente nella guida che avevo con me. Ci sono capitata quasi per caso. Mentre io e il mio compagno giravamo in macchina per la provincia di Viterbo, notiamo questo cartello che indicava un bene artistico ed incuriositi seguiamo le indicazioni. Quando ci siamo trovati di fronte al borgo, è stato qualcosa di sorprendente. Ora invece Civita di Bagnoregio è molto conosciuta!”
“E’ bellissimo poter condividere informazioni tramite i social, ma l’effetto sorpresa che si aveva quando ci si avventurava in un posto inesplorato e mai visto prima era qualcosa di incredibile. Vedere un luogo con i propri occhi, sentire sulla propria pelle l’emozione della scoperta, è un qualcosa di unico. Purtroppo oggi viviamo in un mondo di “preview” e in qualche modo perdiamo quella magia. A volte però capita il contrario. Certe foto non riescono sempre a descrivere e a comunicare la bellezza di un luogo. Penso a Matera. Quando la vedi dal vivo è indescrivibile”
“Ogni tanto si riesce ancora a scoprire qualche località che non sia ancora raggiunta dal turismo di massa. Il Veneto ad esempio è ricco di mete da scoprire che forse a causa della vicinanza vengono poco prese in considerazione, ma in realtà offre una varietà paesaggistica incredibile. Io stessa ho riscoperto la mia Regione”
“Cison di Valmarino ad esempio è un borgo in provincia di Treviso dove ogni anno si svolge il mercato dell‘Artigianato Vivo, in cui si possono trovare degli oggetti davvero unici, a differenza dei soliti mercatini dislocati un po’ in tutto il Veneto. Alla fine del borgo inizia un percorso molto bello chiamato la Via dell’Acqua. E a mezz’ora d’auto da Cison si trova la Muda di San Boldo, che è l’osteria più antica di tutto il Veneto”
“Padova è ancora poco conosciuta non solo dagli stranieri, ma anche dagli italiani. I turisti stranieri si concentrano perlopiù a visitare la Cappella degli Scrovegni e il Santo ed alcuni non si recano nemmeno a visitare il centro storico, perché non lo conoscono. Tuttavia oggi, anche grazie ai social, i turisti comprendono come Padova sia una città da scoprire e infatti ne rimangono catturati”
“Oltre ai ristoranti slow-food amo molto i locali storici, sui quali vorrei creare una serie di post dedicati. E’ una tematica che attira molto interesse, come gli angoli segreti, in cui trovo davvero un forte riscontro di pubblico. Un po’come quando recensisco qualche posto particolare dove mangiare. Le foto vengono salvate, per cui capisco che c’è forte interesse verso la tematica trattata”
“Il Covid è stato uno stillicidio per tutti. Personalmente ho avuto molte difficoltà a creare dei contenuti, ma ho continuato a pubblicare solo ciò che mi piace, cercando sempre di rimanere fedele a me stessa”
“Le persone che mi seguono dicono che sono genuina. Come sono sui social, così sono nella realtà. Per me è molto importante essere coerente, non cambierei mai approccio, la mia spontaneità è parte di me. Sono felice quando riesco ad interagire con i miei follower. Molti mi scrivono e a volte nasce questo rapporto di amicizia filtrato dal mondo virtuale dei social, che però mi permette di rimanere in contatto con molte persone. Ogni tanto le incontro in giro per Padova ed è davvero bellissimo arrivare a conoscersi dal vivo!”
“Ho una lista di posti speciali che consiglierei di visitare qui in Veneto:
Cison di Valmarino e le Vie dell’Acqua,
Rotonda di Badoere,
Noale,
Villa Emo Capodilista,
Fondazione Bisazza,
Castello di Montegalda,
Giardino di Valsanzibio,
Villa Widmann Rezzonico Foscari,
Museo della Centuriazione Romana (arch. Aldo Rossi),
Giardino Vegetazionale Astego,
Sentiero del Silenzio,
Tomba Brion,
Castello Papadopoli Giol,
Giardino Botanico di Porto Caleri
Questi luoghi per me sono assolutamente da vedere!”
