Vivere per raccontare: la musica, il giornalismo e i social network hanno aiutato Leandro Barsotti – cantautore e giornalista del Mattino di Padova – a lasciare le tracce di se stesso nel mondo. Gli insegnamenti di una vita hanno dato origine alla consapevolezza utile per governare il presente, accettandone le infinite sfaccettature.
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Leandro Barsotti

“Il mio percorso inizia con la musica. Vivevo a Malcontenta, in provincia di Venezia, un paesino in piena campagna. Durante la mia adolescenza ero immerso nella musica, era il periodo delle radio private, prima l’offerta musicale era sola quella Rai, è stato un cambio epocale…questa atmosfera mi ha rapito e mi ha portato a voler fare il cantautore“
“Poco più tardi ho incontrato anche il giornalismo. Mio padre nell’84 fu invitato all’apertura della Nuova Venezia, e a quell’evento lì, per la prima volta, mi hanno chiesto di scrivere di musica. Il mio percorso è cominciato così, dopo il liceo, insieme al viaggio propriamente musicale. Negli stessi anni infatti ero entrato in contatto con Mara Maionchi, lei mi ha lanciato. Facevo musica su musicassette, queste musicassette le ho inviate a tutte le case discografiche, di solito non succedeva nulla di concreto, invece lei mi ha voluto conoscere. Mara Maionchi mi ha cambiato la vita, è stata lei a darmi una direzione, a indirizzarmi verso il pop cantautorale“
“La mia carriera giornalistica e musicale è iniziata presto e a lungo le ho gestite insieme, erano tempi diversi! Solo dopo Sanremo è diventato complicato. La mia canzone Mi Piace era diventata un successo, mi chiamavano in televisione, tra Costanzo, Video Music, TeleMontecarlo, per la promozione. In quel periodo ho deciso di prendermi un anno di aspettativa. Non c’è l’avrei fatta a continuare a gestire anche il giornalismo”
“Mi piace è stata sicuramente il culmine, è una canzone d’amore che racconta di un momento felice della mia vita. All’epoca la mia etichetta, la RCA, mi aveva dato un out out, volevano chiudere il mio contratto e invece, con il successo di Mi piace, tutto si è salvato e tutto è cambiato…Quando Baudo ha sentito l’album Vitamina, in cui è contenuta Mi Piace, mi ha voluto a Sanremo: un’esperienza sia brutta che bella. Sanremo moltiplica tutto al massimo, puoi diventare una superstar o può darti problemi, perché su di te ci sono aspettative molto alte”

“A Sanremo mi avevano comunicato che avrei dovuto fare un nuovo album, perché Baudo voleva fossi già presente al Sanremo del ‘96! Ho fatto un’album, Bellavita e ho individuato una canzone che per me andava bene per Sanremo e che era nella continuità di Mi piace. A Baudo non piaceva e ha scelto lui un altro pezzo, Lasciarsi amare che era una canzone lenta, una scelta diversa dalla mia”
“Lasciarsi amare ha ancora una sua credibilità, anche se con Mi Piace venivo da un pezzo pop veloce, molto giovanile e dance. Ho cambiato un po’ strada con questa scelta e molti non mi hanno seguito come prima. Nella convinzione di Baudo, con un pezzo d’amore lento, dopo un pezzo d’amore veloce, avrei fatto il vero successo. Baudo, e anche Mara Maionchi, sostenevano che in Italia il successo lo fai con il pezzo lento. Il pezzo veloce apre la strada, da la credibilità ma il vero successo viene con il lento, è una tradizione culturale nostra, con me non è andata così”
“L’album ha venduto 20.000 copie, ma non ha mai fatto il boom e dato che questo mercato è velocissimo, hanno poi dato spazio agli altri 500.000 mila che stavano aspettando. Dopo sono stato un po’ fermo nel mio percorso musicale e alla fine ho fatto uscire un altro album, il più bello per me, Il segno di Elia e lì ho iniziato a trattare di temi più legati alla meditazione, all’anima, alla coscienza… temi a cui sono legato. Diciamo che è con questo album che ho iniziato a scoprire il new age, ma l’album in sé non ha avuto un vero successo quindi ho chiuso”
“Questa esperienza mi aveva portato a una crisi musicale, che si è poi trasformata in una crisi personale”
“Dopo Sanremo sono cambiate tante cose velocemente e io sono caduto in una crisi profonda, cercavo di capire cosa volessi fare nella vita, da che parte cominciare. Ho incontrato la meditazione in questo momento. Ho capito la gestione delle emozioni, e, piano piano, ho anche capito che per quanto io potessi rimanerci aggrappato, un periodo della mia vita era comunque chiuso, e in questi casi prima lasci andare, prima prendi coscienza“
“Devi consapevolizzare come un’esperienza ti ha cambiato, ma devi lasciare andare il passato per capire cosa la vita sta offrendo nel presente. La vita poi cambia da sola: dopo aver lasciato quasi del tutto la musica, mi sono lanciato in altre opportunità tra cui il giornalismo”
“Io credo che ognuno di noi abbia dei sogni, in un grande sogno individui cose tutte dorate che vorresti raggiungere ma in ogni cosa, in realtà, c’è il bianco e il nero. Più luce c’è su di te e più aumentano le ombre. È automatico, è lo Ying e lo Yang. Chi ha successo ne soffre di più. Per la musica, ad esempio, io amavo registrare in studio ma odiavo fare concerti, mi metteva a disagio, c’era del bello ma c’era anche sofferenza”
“Lavorare al giornale con compiti importanti mi ha dato la possibilità di ricostruire me stesso, di trovare un equilibrio e mi ha aiutato a capire che ogni cosa può avere sia lati positivi che lati negativi. Raggiungere un obiettivo è importante ma è importante anche non lasciarsi prosciugare, non concentrare tutta la propria attenzione su una cosa sola”
“Al Mattino di Padova all’inizio io scrivevo su carta, poi nel 2015 ho avuto un’altra svolta quando è scoppiata un po’ l’informazione web. Mi hanno chiesto se fossi interessato al web e allo sviluppo video. Io ho accettato e quasi subito mi è venuta in mente l’idea di fare una striscia quotidiana in cui raccontavo una notizia della città: Buongiorno Mattino è iniziato proprio così. Ogni giorno davo una piccola notizia, come in un tg, senza neanche le immagini, ero giusto io con la mia faccia. Piano piano si è evoluto. Adesso è un format abbastanza rodato e molto libero. Se prima cercavo l’informazione tradizionale o la notizia più importante del giorno, quella che sapevano tutti, ora cerco cose un po’ più particolari, a volte curiose. Ho sempre tante persone che mi scrivono per Buongiorno Mattino, le persone si fidano di me, sanno che so spiegare una notizia bene”
“Io ora uso anche Tik Tok, è extra giornalistico, ma ho pensato di poter pubblicare su questo canale contenuti sulla meditazione, ho anche un titolo di coach. Il coaching riguarda la gestione delle emozioni, il mondo comunque mi è sempre interessato e ho deciso di dargli spazio su Tik Tok. La gestione delle emozioni è importante nella vita quotidiana, su Tik Tok dico cose semplici ma che sono facili da dimenticare, ad esempio in un momento di rabbia”
“Io sono poi convinto che ci sia un mondo visibile e un mondo invisibile, conosciamo poco il mondo immateriale, gli animali percepiscono cose che noi non sentiamo. Anche il mio cane è meditativo. Gli animali sentono delle cose e anche gli uomini hanno un cervello primitivo, che si è formato prima della neocorteccia, che è fatto di istintività e percezione ma è dato per scontato, preferiamo stra pensare. Tutti siamo energia e questi sono aspetti immateriali e misteriosi che si riescono a percepire ma sono difficili da spiegare. Gli angeli per esempio sono raccontati da tutte le religioni e tutte le tradizioni del mondo. Perché tutti ne parlano? Cosa rappresentano? Tu hai un angelo, lo senti, gli parli?”
“Abbiamo tutti un po’ perso l’abitudine di sentire ciò che abbiamo dentro. Se lasci andare i pensieri e ascolti solo quello che hai dentro, allora emergono delle cose. Un suono, un profumo, un odore. Lasci andare il flusso tradizionale, le tue convinzioni, le tue previsioni e trovi altro. Ho fatto così nei miei momenti di crisi e ho sempre ritrovato la strada”
