Massimo Barco

A volo d’uccello sulla quotidianità, sulla routine, sulla monotonia e sulla tristezza: il sorriso ironico osserva la profondità della vita e la comprende, pur sapendo come oltrepassarla. Massimo Barco – influencer di Camposampiero – racconta tanto la vita in veneto quanto la vita veneta. Un tuffo nel territorio al fine di riassaporare la magia indimenticabile del dialetto.

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“Sono Massimo Barco, ho 23 anni, sono di Rustega, frazione di Camposampiero. Ho studiato meccanica e meccatronica ed ho iniziato a lavorare in questi settori. Per quattro anni ho lavorato nell’ambito social, ho fatto le mie prime esperienze e ho aperto una partita IVA”

“Mi sono sempre mosso all’interno del ramo digitale ma ho deciso di licenziarmi dall’ultima azienda per provare a mettermi in proprio. Il picco mediatico sui social l’ho avuto proprio dopo il licenziamento, nel 2022.”

“Quell’anno ho iniziato a pubblicare i primi video. Mi ricordo di aver preso il Covid, ero rimasto a casa da solo, isolato dalla mia famiglia e in quei giorni mi sono detto che non volevo più essere un utente passivo. Ho iniziato a sbirciare il lavoro di altri content creator per capire come muovermi…all’inizio ho cercato di assimilare gli aspetti più tecnici, tra cui come andare virali e come si costruisce una brand identity. In quel periodo ho fatto questo, sostanzialmente”

“I follower su Instagram e Tik Tok mi ascoltano parlare in veneto. Ottenere 100.000 follower veneti è molto difficile. Con questo territorio lavoro bene, è un mercato molto pulito e mi piace poter decidere con chi collaborare, ora tra l’altro mi seguono persone da tutta Italia. Magari un giorno inizierò a realizzare contenuti in lingua stretta per i puristi della lingua veneta e contenuti anche in italiano, devo solo capire i tempi…”

“I miei video sono principalmente comedy: situazioni normali e quotidiane trattate con ironia. Ho intrapreso un percorso di crescita sui social e mi rendo conto che parlare in veneto sia una scelta, molte persone mi dicono: «Io non so il veneto, l’ho imparato con te, ascoltando i tuoi video»”

“In questo periodo lavoro molto di notte, mi concentro meglio, ho più quiete. La maggior parte dei video sui genitori veneti li ho pensati di notte…la notte mi porta consiglio. Ho molti nuovi progetti, di alcuni non posso parlare ma sono già stati avviati, anche con altri creator del bacino veneto, il che è un bel traguardo”

“Sicuramente la grande differenza che vivo ora è l’esposizione mediatica: non ho privacy, però questo è il mio lavoro, ora sto diventando un content creator per le aziende. All’inizio non sapevo se volevo fare questo, quando ho iniziato a realizzare video ho sempre portato avanti diversi format”

“L’anno scorso, a luglio, avevo 5 format attivi. Ognuno diverso dall’altro e mi piacevano tutti. Per me l’importante era mantenere la chiave ironica. I miei contenuti non volevano essere polemici, non ho mai cercato lo scontro per creare engagement: con i miei video voglio solo dare spensieratezza”

“Ad oggi più dell’80% delle aziende hanno stanziato un budget per influencer marketing, si stanno muovendo tutte in questa direzione. Anche se io, più che influencer, mi definisco content creator”

“Ora fare pubblicità è quindi il mio lavoro, è il mio modo per guadagnare la pagnotta…l’importante è che le aziende con cui collaboro siano solide e pulite. Mi piace lavorare con clienti di questo tipo. Alla fine sono io a scegliere se accettare o meno la collaborazione e questo lato del mio lavoro mi soddisfa molto”

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