Un piccolo negozio, incastonato tra le vie del Ghetto di Padova, come se fosse una gemma rara. Matù è una bottega piccina che contiene al suo interno grandi cose: gioielli, giocattoli, palline di Natale e grandi persone. Come Marianna, proprietaria storica del negozio, per la quale il vintage è una vera e propria responsabilità. Nei cimeli che custodisce c’è una storia, c’è una vita, c’è un valore. E all’ingresso c’è anche un divanetto che è stato pensato per raccontarsi e forse per ritrovarsi in ognuno di quei piccoli oggetti che aprono anche le più remote porticine del cuore.

“Questo negozio è qui da 13 anni, prima avevo un altro negozio in piazzetta Zabarella, prima ancora avevo un laboratorio di restauro cartaceo con delle ragazze, da lì è nato un po’ tutto. Ci si occupava di manufatti cartacei, lavoravamo anche con le biblioteche… poi piano piano mi sono un po’ distaccata da questa realtà e ho cominciato una ricerca mia, personale, che mi ha portato a questo negozio”
“Ho la fortuna di collaborare con persone che ho cercato per tantissimo tempo, come per esempio Massimo Pavanello che realizza le mongolfiere e realizza tutto a mano, ha una manualità incredibile. Collaboro con un’altra artista molto importante, che si chiama Dana Camerini, e lei realizza gioielli in miniatura, si chiamano «Quadri da Passeggio» sono delle miniature dipinte in supporti d’epoca… lei è un’artista internazionale e ho avuto la fortuna di conoscerla perché ho iniziato a collezionarla personalmente, poi nel tempo abbiamo iniziato una collaborazione che va avanti da più di vent’anni”
“Un’altra collaborazione importante è con Barbara Dal Corso, un’artigiana del gioiello bravissima che mi assembla degli orecchini che ormai sono diventati la caratteristica di questo negozio, si chiamano «Gemelli Diversi» e vengono realizzati con tutti elementi d’epoca e montati per epoca. C’è una logica complessiva anche se i due orecchini sono diversi, ogni orecchino non può stare con un altro orecchino, se non il «gemello diverso» che ha accanto”
“Per tutto quello che riguarda le palline di Natale e il resto della bigiotteria, c’è una ricerca continua… io ricerco fornitori con una certa serietà, ora siamo anche facilitati dal web, e anche da lì sono nati rapporti importanti”
“Tutto questo negozio nasconde un’altra attività molto importante che ho: l’organizzazione di matrimoni. Li faccio da 25 anni, però a Natale è solo Natale il negozio, io non lavoro mai a catalogo, non sono una wedding planner, lavoro sulla proposta personale degli sposi. Tra poco avrò un bellissimo matrimonio a Napoli di due ragazzi fantastici che hanno seguito la tradizione, lavoro molto con la Carta di Amalfi e non mi piacciono i matrimoni tematici”
“Di qua è passata Belen ed abbiamo organizzato il matrimonio anche a lei, di solito ci pubblicizziamo poco… è intimo qui. Parlo al plurale perché per 15 anni ho avuto il mio cane qui con me, è mancata da un anno, ma siamo sempre state io e Nina”
“Quando due sposi vengono qui mostro il mio angolo allestito per i matrimoni e mi faccio raccontare un po’ la loro storia, da lì inizio a proporre delle cose, poi insieme capiamo in che direzione andare. Si parte sempre dalle partecipazioni, una volta definite queste, si pensa alle bomboniere, li accompagno nella ricerca o le compro io per loro, dopodiché le confeziono. Successivamente c’è l’allestimento della sala e poi sono presente per qualsiasi richiesta”
“Il primo matrimonio l’ho fatto 25 anni fa, inizialmente insegnavo alle spose come assemblare il tutto: fornivo il materiale e insegnavo il resto, lo faccio ancora adesso, a volte ci sono spose che vogliono risparmiare e a me insegnare piace molto, la sposa in questo modo ci mette molto del suo”
“Propongo sempre delle cose uniche, ogni matrimonio è diverso e cerco di tirar fuori l’unicità del momento per tutti. Poi se c’è bisogno, il giorno del matrimonio, vado a vedere se è tutto apposto e poi mi dileguo”
“La cosa importante è essere seri e sempre alla ricerca”
“La mia clientela è eccezionale perchè ho clienti fidelizzati anche da 20 anni, poi ce ne sono di nuovi, abbiamo clienti giovani, signore anziane, uomini e donne, ci sono molti fidanzati che vengono qui per fare dei regali, ho una clientela molto varia. Spesso organizziamo anche degli eventi qui in negozio e c’è sempre una partecipazione piuttosto cospicua di persone, c’è chi viene anche da lontano e questo mi rende molto contenta”
“Il mio non è un negozio fermo, è un negozio in evoluzione, man mano che cambiano le stagioni questo negozio cambia completamente immagine, a Natale dà il meglio di sé: si trovano palline americane, boeme, palline soffiate veneziane, d’epoca”
“Dopo il natale inizia la stagione degli sposi per me, anche se vorrei un po’ dividere questa mole di lavoro”
“Di solito faccio poche vetrine tipiche all’anno: una a Natale, una a metà stagione e poi dipende da quello che trovo… mongolfiere, orecchini, bijou, giochi d’epoca ci sono sempre. Ho anche un’esposizione di Natale tutto l’anno, perchè ho i radicali del Natale che comprano la pallina di vetro anche in agosto”
“Questo è il mio mondo, questo piccolo negozietto è uno Stargate. Ho messo un piccolo divanetto, ho clienti che arrivano e si siedono qui, mi raccontano le loro cose ed è una cosa molto bella. A volte capita anche che qui si incontrino persone che non si vedevano da una vita, ci sarà qualche energia positiva, qui si sta proprio bene, tutti mi dicono che quando entrano qui si sentono bene”
“Sono una negoziante anomala, molti dicono di spostarmi da qui, o magari c’è chi mi ha proposto altri spazi, ma io non ce la potrei fare, mi piace capire chi ho davanti, creare un ambiente un po’ familiare, un po’ più intimo”
“Oggigiorno c’è una velocità di produzione micidiale, non si fa in tempo a comprare una cosa che è già obsoleta, i mezzi di comunicazione hanno un po’ cambiato tutto. Adesso la produzione è scadente, una volta metà delle cose che venivano prodotte non venivano prodotte con l’idea che poi sarebbero state cose rare, erano gadget, vengono prodotti solamente per pubblicizzare il prodotto, adesso si produce per vendere, ci sono sicuramente i classici iconici, però che una produzione eticamente scorretta, c’è il terzo mondo che produce, in condizioni discutibili, una volta producevano aziende italiane”
“Adesso c’è anche chi sta cercando di rivalorizzare, ci sono grandi brand che hanno spostato la produzione in Italia, ma è tutto più complicato”
“Il vintage è un mondo che non ha più confini ormai, il vintage è un contenitore dentro il quale bisogna essere secondo me attenti e seri… in negozio ho avuto anche cose che si trovano nei musei”
“Il vintage è un mondo fantastico, dove si può giocare, però dev’essere un gioco serio: la persona paga e tu devi dare una spiegazione, ci dev’essere della conoscenza, si deve sapere qual è la storia del prodotto offerto”
“Ogni cosa qui dentro racconta una storia e ci deve essere anche l’onestà di dare il prezzo giusto ad una cosa, il vintage va di moda da un po’ di anni, ma non è che costa tutto tanto, ci sono delle cose rare e che hanno un grande valore, ma in genere è molto abbordabile, senza dover per forza spendere dei patrimoni”
“Per me la cosa importante è trovare cose che non si trovano altrove e proporle a dei prezzi che non siano proibitivi, tutto qui dentro è accessibile, anche se è d’epoca, anche se è antico e particolare”
“Oggi secondo me manca un po’ l’aura alle cose, manca un pochino questo spirito, però qui dentro il tentativo è quello di dare ad ogni cosa una vita, una storia e raccontarla”
