SUONO Flauti
(Giorgio e Matteo Giorgessi)

Giorgio, Matteo e Giulia animano Suono Flauti, la bottega padovana dedicata alla vendita e alla riparazione di articoli musicali – nello specifico di flauti traversi. Quando la passione s’impone senza esitazioni, il cammino verso l’ideale diventa spianato, benché mai senza sacrificio e impegno. Qui – dove il variopinto mondo dei flauti traversi sembra non avere più segreti – possiamo trovare sia quello che cerchiamo, sia quello che ancora non sappiamo di desiderare.
Coltelleria ValesioSuono Flauti

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Giorgio: “La storia di questa attività è molto originale, è nata dall’idea di due amici – mio cognato anche e un suo amico – che, durante un viaggio insieme, hanno manifestato la voglia di fare qualcosa insieme, qualcosa di nuovo e interessante, per evadere dalla routine quotidiana. Siamo nati nel 1983, quarant’anni fa con l’idea era di proporre qualcosa di diverso. Tornati dal viaggio avevano elaborato il progetto nel dettaglio. Mi hanno coinvolto e mi sono interessato subito. A quel tempo, come mio cognato, insegnavo alle scuole medie. Il suo amico era geometra. Quello è stato l’inizio di una serie di incontri, dove l’oggetto e il tema venivano messi sempre più a fuoco. Alla fine eravamo in sette e, nel giro di pochi giorni, siamo andati dal notaio e abbiamo fondato l’attività – “Suono”. Lo spazio per iniziare c’era già, abbiamo iniziato ad allestire il laboratorio al piano terra della casa del geometra. Ognuno dava il proprio contributo creando una rete di rapporti e conoscenze che potessero tornare utili. C’erano, ovviamente, anche i flautisti. Loro procuravano i clienti. È partita così. Abbiamo iniziato a presenziare alle fiere – fiere specializzate in ambito musicale – come quella di Pesaro e Milano. Successivamente, anche quella di Francoforte. Io avevo già deciso di occuparmi del laboratorio, nello specifico dei flauti traversi. Ho studiato pianoforte e chitarra, ma non conoscevo – a suo tempo – il flauto. Così mi sono dovuto formare perché non ne sapevo niente. Dopo qualche anno, dal momento che eravamo in troppi e che nessuno dei soci fosse concretamente disposto ad avere questo lavoro come entrata principale, abbiamo consensualmente deciso di separarci. Sono rimasto solo io. Ormai era chiaro: quello sarebbe stato il mio unico lavoro

Siamo nati nel 1983. Fino al 1988 siamo stati a Monteortone, poi mi sono trasferito a Padova. In questo negozio siamo arrivati nel 2007. Quella è stata la terza sede della Suono e, in passato, un vecchio negozio di mio padre, che era rappresentante di Radio Televisione negli anni ’60. Ho avuto un socio – tra il 1991 e il 1998 – e diverse apprendiste. Nel 2010 è entrato a far parte della squadra Matteo – mio figlio – e da quel momento è cambiata molto l’attività. È stata la soluzione affinché l’attività potesse continuare ed essere fruttuosa. Gli ho insegnato come lavorare in laboratorio. Lui, esperto di marketing e pubbliche relazioni, ha dato all’attività una spinta molto innovativa. Siamo molto soddisfatti, abbiamo assunto anche rilievo nazionale – se così si può dire – come centro specializzato nel flauto. Abbiamo anche clienti che arrivano dall’estero e questo ci gratifica molto – vengono dal Portogallo, dalla Turchia, dalla Francia, da Israele  Siamo importatori esclusivi di marchi famosi, intraprendiamo operazioni commerciali con tutto il mondo, indistintamente. Non ci facciamo spaventare dalla distanza. Dopo le tre apprendiste è arrivata Giulia, che fa parte del nostro trio. Abbiamo anche un collaboratore esterno per i fagotti – Loris Zanetti, un fagottista davvero eccellente, tecnicamente pregiato”

Non facciamo solo lavori di routine, eseguiamo anche operazioni molto particolari. I lavori di routine? Registrare un flauto, cambiare la tamponatura etc. Ma costruiamo testate anche in legno, adattiamo le teste di un flauto ad un altro modello, costruiamo protesi con diversi materiali, a seconda dell’esigenza del cliente. Sono piccole cose che permettono anche a chi ha problemi fisici di godersi il piacere di suonare uno strumento. È innegabile, ci divertiamo molto. Abbiamo costruito testate che sono state utilizzate da flautisti di grandi orchestre – come La Scala. Da noi arrivano flautisti che suonano per La Fenice, per il teatro di Cagliari, di Roma e Palermo. Insomma, teatri prestigiosi che hanno bisogno di lavorazioni eseguite alla perfezione. Abbiamo sempre cercato di sperimentare cose nuove, in primis per non annoiarci ma anche per essere sempre al passo con le richieste dei nostri clienti

L’accessorio più bizzarro che c’è per un flauto è, forse, un congegno che permette ai flautisti di suonare anche in zona ventosa. Il flauto traverso non è come il flauto dritto, per cui basta soffiare e il suono esce. Nel traverso il suono si genere in modo particolare, dal momento che si deve soffiare in un foro con un’angolazione ben precisa. Degli americani si sono inventati una maschera per poter suonare in situazioni ventose – utilissima. Con i nostri fornitori abbiamo un rapporto di lavoro che non si può riassumere solo con la banale richiesta di fornitura. Siamo in ottimi rapporti. Come in qualsiasi lavoro, la cosa fondamentale è fare gruppo, essere utili gli uni agli altri, anche fra negozianti concorrenti. Siamo tutti amici, ci scambiamo favori e ci aiutiamo. È un buon modo per poter crescere tutti insieme. La cooperazione è necessaria”

Ci sono clienti che si sono riforniti da noi per una vita intera: abbiamo visto ragazzini diventare professori di conservatorio. Si deve instaurare un rapporto di fiducia, con il musicista che si deve fidare della persona che lavora sul suo strumento. Il rapporto di fiducia si mantiene solo se si lavora bene, senza fare errori. E questo è il nostro obiettivo

La passione per la musica ha sempre accompagnato le nostre vite, abbiamo sempre suonato diversi strumenti – a livello amatoriale. La musica è una colonna portante. Ci auguriamo di imparare sempre qualcosa di nuovo per quanto riguarda la riparazione. L’obiettivo è il continuo e inarrestabile miglioramento. Abbiamo molti appuntamenti, li prendiamo di mese in mese: e questo è il presupposto perché le cose vadano bene. Per la parte commerciale ci divertiamo molto, ci reinventiamo di giorni in giorno, creando sempre cose particolari, percorrendo la vita dell’evoluzione. Il mondo evolve in continuazione, noi dobbiamo – e vogliamo – rimanere al passo. La nostra è una ricerca continua: vogliamo avere in negozio le cose che nessuno ha, le particolarità. Non puntiamo sulla quantità, ma sulla qualità. Da noi si trovano le cose più sofisticate, le cose più difficili da trovare. Non mi interessa espandermi in grandezza, mi interessa una vita tranquilla. Voglio venire a lavorare con il sorriso, che è una grandissima vittoria

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