“La vita è come andare in bicicletta. Per restare in equilibrio devi muoverti”. Questa frase di Albert Einstein rappresenta appieno la vita di ciascuno di noi e Igor Zaggia ha dedicato ogni minuto possibile alla propria bici, fino a farlo diventare un lavoro. Il proprietario di Zerolite, negozio di biciclette a Padova, sa che la nostra città ama moltissimo le due ruote e che sopra una sella e due pedali è possibile vedere in modo diverso ciò che ci circonda. Pedalare tra le vie del centro storico o in mezzo al verde, con il vento tra i capelli e il mondo che si muove veloce attorno a noi, è una delle sensazioni più belle al mondo e Padova è il cuore pulsante di questa passione.

“Sono Igor Zaggia, titolare di Zerolite, attività nata nel 2012. Io ho corso in bicicletta fino ai 18 anni poi per svariati motivi mi è saltato un contratto con una squadra da dilettante, però ho sempre continuato a correre in bici e insomma anche da amatore ho corso parecchi anni. Poi sono partito a fare il militare, prima avevo fatto la scuola alberghiera e ho sempre lavorato in quel settore. Quando sono tornato dal servizio militare però, ho cambiato completamente tipologia di lavoro e sono andato a lavorare per un’azienda di biciclette qui a Padova”
“In quell’azienda ci ho lavorato per 12 anni e dopodiché ho deciso di licenziarmi e sono andato a lavorare per una squadra in Coppa del Mondo di mountain bike come primo meccanico. Sono stato lì un anno, poi era già tutto programmato per aprire l’attività, e siamo partiti subito con il marchio Wilier”
“Dopo solo un anno siamo diventati Punto Rosso, quindi il nostro marchio principale Wilier Triestina, e nel tempo siamo cresciuti molto, adesso ho due collaboratori e facciamo: vendita, assistenza, officina e molto altro. Puntiamo sulla qualità e sul servizio, anche sull’abbigliamento, abbiamo principalmente due marchi e puntiamo su quelli”
“In Coppa del mondo ero il primo meccanico dell’Elettro Veneta Coratec, che era una squadra ai massimi livelli mondiali perché erano in top ten. Seguivo corridori importanti che sono ancora in attività e io avevo un ruolo bello e importante, soprattutto di molta responsabilità, ma è stata un’esperienza bella e ho girato un po’ il mondo tra cui Sudafrica, Belgio e altre tappe”
“Sono riuscito ad imparare delle cose che chiaramente in ambito normale non vedi, non le sai, quindi sono quei piccoli trucchi del mestiere che riescono a farti fare la differenza anche quando vai a vendere un prodotto”
“Siamo attrezzati con l’abbigliamento, abbiamo un po’ di tutto e siamo molto forti anche sul Gravel, perché abbiamo un prodotto nostro, che è nato tre anni fa, quando c’era il lockdown e non si trovava materiale noi ci siamo inventati un marchio”
“Il marchio si chiama «Sueso» è la trasposizione del dialetto: “su e so”. Abbiamo iniziato partendo dal nulla, ormai le biciclette artigianali è difficile farle perché il cliente richiede il marchio, a volte anche per un discorso di rivendibilità. Questo marchio ci sta dando molte soddisfazioni, perché nel giro di due anni abbiamo fatto un’ottantina di pezzi e adesso stiamo continuando col progetto: abbiamo registrato il marchio e abbiamo sia telai in alluminio che in carbonio assolutamente Made in Italy”
“Quando ho deciso di aprire il negozio, volevo fortemente un marchio italiano e Wilier era un marchio che mi è sempre piaciuto anche quando correvo ed ero giovane, soprattutto perché c’è il ricordo di Marco Pantani, che è stato un po’ un idolo per tutti, ho questo ricordo di quando correva la mercatone uno con la bicicletta Wilier triestina gialla…pazzesco”
“È un brand che mi piace, è un’azienda grossa, è presente in tutto il mondo ed è ancora un’azienda con la quale si riesce a comunicare bene, non capita spesso che nelle aziende grosse ci sia la possibilità di comunicare coi titolari direttamente, invece con loro ci interfacciamo direttamente coi titolari, quindi possiamo comunque anche comunicare eventuali problematiche e non è cosa da poco”
“Padova dal punto di vista del mercato, della varietà vado è un bel bacino, perché la bicicletta sappiamo bene negli ultimi anni insomma è esplosa, sia la Gravel ma anche le biciclette Urban. Purtroppo qui a Padova non siamo messi bene a livello di piste ciclabili e quindi questo ci penalizza molto perché a volte ci sono dei tratti di ciclabili che sono più pericolosi della strada… capiamo anche gli automobilisti che a volte si arrabbiano un po’ con i corridori, però a volte è veramente più facile andare su strada che su una pista ciclabile”
“Abbiamo una squadra corse che è la SD ZEROTEST, che è nata nel 2018 con 6/7 corridori granfondisti, e dopo dall’anno scorso abbiamo un po’ aperto le porte a tutti, adesso penso che entro marzo riusciremo ad arrivare su 90 iscritti. È una squadra competitiva, abbiamo atleti che portano a casa risultati importanti, abbiamo anche una grossa squadra di Mountain Bike: sono 15 atleti anche loro parecchio forti insomma, quindi quest’anno penso che ci toglieremo delle belle soddisfazioni. Stiamo diventando tanti, già prima eravamo ben conosciuti a Padova per aver vinto dei premi, poi siamo fortunati abbiamo degli sponsor grossi che ci supportano e credono in noi”
“Uno dei nostri punti di forza è la biomeccanica, che è il nostro focus, quindi abbiamo una sala dedicata per l’analisi della posizione in bicicletta. È un segmento che cerchiamo di tenere abbastanza alto perché facciamo più di 230 test all’anno, quindi fino adesso abbiamo un registro clienti che è oltre i 1400”
“Come prima cosa puntiamo sulla qualità del prodotto quindi siamo uno dei pochi negozi che con la vendita bicicletta ti dà, compreso nel prezzo, l’analisi biomeccanica che altrimenti pagata a parte costerebbe dai 100 ai 150 euro. La biomeccanica è un segmento che non va solo per chi fa agonismo, ma a maggior ragione andrebbe fatto a chi usa poco la bicicletta. Chi fa agonismo ovviamente ha una tipologia di posizione,e usa sempre quella, ha muscoli attivi e ben impostati, mentre il cicloturista chiaramente comprando biciclette un pò allo sbaraglio viene qui con posizioni completamente fuori segmento”
“Su biciclette medio-alte è un servizio che offriamo al pubblico praticamente gratuitamente perché ci teniamo che la bicicletta vada fuori da qui a posto, è il nostro biglietto da visita ed è giusto che sia montata bene e soprattutto chi è in sella deve avere anche la posizione corretta, perché è giusto che chi spende una cifra non indifferente abbia un servizio adeguato”
“Per il futuro io penso sempre positivo, anche quando i tempi non sono migliori, ci stiamo già guardando attorno perché abbiamo intenzione di ingrandirci e non di poco”
